Il cibo come medicina è un concetto che trova in Ippocrate i suoi solidi fondamenti insieme alla medicina erboristica.
Cosa c’è adesso di diverso rispetto all’antichità? L’inquinamento… dell’aria, dell’acqua, dei terreni e del cibo ma non basta, a questo dobbiamo aggiungere anche le componenti chimiche presenti nei farmaci e i loro effetti collaterali.
Non più di vent’anni fa i due scienziati inglesi, Richard Doll e Richard Peto, pubblicarono un libro sulle cause del cancro che segnò una svolta nell’identificazione dei principali fattori di rischio dando il via a una nuova visione di cibo come prevenzione e cura.
Questo concetto vale ovviamente per tutti gli esseri viventi compresi i nostri amici animali.
L’alimentazione è importante per fare prevenzione, un’alimentazione ben bilanciata e di buona qualità allontana il momento in cui dovrete ricorrere ai farmaci. Ricordatevi di affidarvi ad un esperto nel settore della nutrizione veterinaria se decidete di alimentare il vostro amico a quattro zampe con un’ alimentazione casalinga così da garantirgli il sufficiente apporto di nutrienti per la crescita e il mantenimento in salute. Se decidete invece di affidarvi a dei mangimi commerciali, perdete qualche minuto a leggere le etichette come fate quando scegliete il cibo al supermercato! Alcuni additivi alimentari sono nocivi anche per gli animali, quindi state attenti e leggete con attenzione il retro delle confezioni.
Per conoscere gli additivi nocivi scaricate questo dossier in pdf (65 kb).
Ipertrofia ventricolare sinistra nei cani obesi
Come nell’uomo, in uno studio segni di miocardiopatia associati all’obesità.
Nell’uomo si osserva una miocardiopatia associata all’obesità, mentre nel cane la risposta macroscopica e cellulare del miocardio all’obesità non è ben definita. Uno studio ha caratterizzato la morfologia e la funzione miocardica in vivo in cani obesi normotesi e quantificato il collagene, i trigliceridi e l’area della sezione trasversa (CSA) dei miociti nei tessuti prelevati da cani obesi.
Si valutavano le misurazioni ecoardiografiche-doppler di cani obesi normotesi (n = 19) senza evidenze anamnestiche o cliniche di malattia e cani magri sani (n = 19) incrociati per età e peso corporeo ideale. I dati postmortem venivano ottenuti da una popolazione separata costituita da 4 cani obesi e 12 cani magri senza evidenza di patologie cardiache.
Si effettuava uno studio osservazionale prospettico della morfologia e della funzionalità miocardica mediante misurazioni ecocardiografiche-doppler. Si prelevava il tessuto del ventricolo sinistro per la quantificazione di trigliceridi, collagene e CSA.
Rispetto ai cani di controllo magri, i cani obesi presentavano una maggiore pressione ematica sistolica (obesi 153 ± 19 mm Hg; magri 133 ± 20 mm Hg; P = 0,003) e un aumentato spessore della parete libera del ventricolo sinistro a fine diastole (obesi 9,9 ± 1,8 mm, magri 8,7 ± 1,5 mm; P = 0,03) e fine sistole (obesi 15,2 ± 2,3 mm, magri 12,9 ± 2,3 mm; P = 0,.004).
Il tempo di rilasciamento isovolumetrico era prolungato in 7/19 (37%) cani obesi, rispetto all’intervallo normale. Il contenuto miocardico di trigliceridi e collagene e la CSA dei miociti erano simili tra i gruppi.
Come nell’uomo, in alcuni cani obesi l’ipertrofia del ventricolo sinistro e la disfunzione diastolica possono costituire modificazioni miocardiche precoci, concludono gli autori.
“Echocardiographic Evidence of Left Ventricular Hypertrophy in Obese Dogs” E. Mehlman, J.M. Bright, K. Jeckel, C. Porsche, D.N.R. Veeramachaneni, M. Frye. Journal of Veterinary Internal Medicine. Volume 27, Issue 1, pages 62–68, January/February 2
http://youtu.be/u5KsVSAK5Yc
Animali obesi: il corto animato è un cult
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